Dopo tanto parlare a novembre del 2015 finalmente una ventina di operatori del settore, tra i quali alcuni dei più importanti festival di blues e dintorni, unitamente ad altri professionisti del settore (agenzie di booking, Riviste di settore, musicisti, giornalisti, ecc..) dopo un’anno di gestazione hanno dato vita all’Italian Blues Union.
Abbiamo scelto di definirci Union per due motivi:
Il primo motivo è che abbiamo voluto prendere come nostro punto di riferimento ed associazione “madre” l’European Blues Union che opera già da circa cinque anni a livello europeo per gli stessi scopi e della quale molti dei soci fondatori sono membri attivi.
Il secondo motivo, per sottolineare la forte coesione, armonia che vorremmo trasmettere al mondo del Blues Italiano, tradizionalmente molto poco organizzato. Noi vorremmo che tutto il mondo della musica blues italiana possa cominciare a crescere in armonia.
Ecco le azioni che intendiamo sviluppare per il prossimo quadriennio
– Contribuire a sviluppare la conoscenza di tutta la musica Blues e derivati in Italia, e la conseguente diffusione del Blues italiano e dei suoi artisti in ambito internazionale.
– Promuovere tutti coloro che fanno parte della comunità del Blues Italiano,gli artisti ma anche le altre associazioni locali e regionali, i festival, i media, le agenzie.
– Vuole facilitare l’accesso alle informazioni attraverso la creazione di una rete accessibile attraverso un portale internet e monitorata attraverso un censimento nazionale che si effettuerà periodicamente, questi dati forniranno uno strumento di lavoro davvero utile per tutti gli addetti ai lavori e per gli appassionati.
– Promuovere l’interazione ,la conoscenza e lo scambio di idee e di opportunità tra i membri
– Sviluppare programmi in linea con gli obiettivi associativi come eventi, premi musicali che possano far crescere la notorietà e la qualità dell’intero mondo del blues in Italia.
– Promuovere iniziative per la conoscenza del Blues nelle generazioni più giovani sia a livello sociale che scolastico.
– Organizzare l’Italian Blues Challenge, facendolo crescere sia in qualità che in visibilità